(A cura di Fabio Giannattasio, INGV)
Marte
Marte ha un il raggio pari a metà di quello della Terra, dista da noi circa 228 milioni di chilometri dalla Terra, ha un'atmosfera sottilissima composta perlopiù da CO2, Azoto e Argon. Non ha un campo magnetico globale ma ha delle piccole concentrazioni localizzate di campo magnetico, soprattutto nell'emisfero sud e la sua gravità è circa il 38% di quella terrestre. L’escursione termica sulla sua superficie va da da 20 gradi al sole ai -153 gradi all’ombra, ma la temperatura diminuisce così tanto con l’altezza che sarebbe facile avere una temperatura di 20 gradi, primaverile, ai piedi e una temperatura autunnale appena sopra alla testa. Anche Marte, come gli altri pianeti del sistema solare, si è formato dall’addensamento di materia intorno al disco protostellare che è diventato poi il Sole. Il suo colore rosso è dovuto a fenomeni di ossidazione dei materiali ferrosi presenti sulla superficie.
Nell’exibit in mostra si può osservare l’emisfero nord di Marte. La superficie è piena di crateri vulcanici oltre a quelli che da impatto . Si può osservare il Monte Olimpo, che con i suoi 24 km di altezza (circa tre volte l'Everest) è il vulcano più grande di tutto il sistema solare, con una base di centinaia di chilometri. Inoltre c'è acqua su Marte? Su Marte l’acqua è molto vicina al punto triplo, quindi non può esistere allo Stato liquido, passa direttamente dallo stato solido allo stato gassoso. Potrebbero esserci sacche d'acqua a centinaia di metri o a qualche chilometro di profondità. Quindi se dovessimo cercare acqua liquida su Marte, dovremmo farlo scavando a grandi profondità.
La scelta di Marte come exibit è anche legata al fatto che è uno dei pianeti rocciosi, vicino alla terra, è pieno di vulcani e di strutture che ci fanno presumere che Marte molto tempo fa fosse un mondo completamente diverso da come le vediamo oggi: un pianeta con molti specchi d’acqua, fiumi, oceani, con un clima umido. Già guardando ad alta risoluzione la sua superficie si vedono strutture modellate dall’acqua come canyon, valli, letti fluviali con le foci a delta ben visibili e laddove si pensa ci fosse un oceano c’è una topografia molto più smussata.
Guardare e toccare il modellino di Marte ci farà capire quali sono le tracce del suo passato così diverso da ora. Ma perché Marte è diventato così arido? Il moto convettivo del nucleo di un pianeta genera un campo magnetico globale che diventa come uno scudo contro le particelle ad alta energia del vento solare (viaggiano da 300 a oltre 1000 km/sec) che sbattono contro il campo magnetico e vengono deviate.
Una volta Marte aveva una attività geologica che poteva sostenere la presenza di un campo magnetico globale che lo proteggeva dal vento solare. Circa 3,5 miliardi di anni fa, per motivi ancora molto discussi tra gli scienziati, Marte ha perso il suo campo magnetico e quindi la sua atmosfera è stata esposta alle particelle del vento solare che piano piano hanno fatto evaporare l’acqua e hanno reso Marte il pianeta arido che è oggi, simile ai nostri deserti.