(A cura di Fabio Giannattasio,  INGV)

 

Spesso ci viene chiesto “che differenza c’è tra Universo e spazio e?” oppure “dove inizia lo spazio?” 

Alla prima domanda si può rispondere che l’Universo è l’insieme dei corpi celesti quali pianeti, galassie, stelle, polveri e gas, che circonda la Terra. L’Universo, quindi, è pieno di materia, mentre lo spazio sono quelle regioni dell’Universo dove c’è poca materia, è il vuoto presente tra i diversi corpi celesti. In realtà però lo spazio non è completamente vuoto ma contiene una bassa quantità particelle prevalentemente di idrogeno, di elio, raggi cosmici e campi magnetici. 

Ma dove inizia lo spazio? Non esiste un confine netto che contraddistingue l’inizio dello spazio. Lo spazio, abbiamo detto, ha una scarsa densità e la densità dell’atmosfera terrestre diminuisce all’aumentare dell’altezza sul livello del mare, sfumando piano piano in zone sempre meno dense. Ad una certa quota diventa talmente rarefatta da rendere impossibili ad esempio i voli. Questa quota è stata convenzionalmente identificata a 100 km di quota sul livello del mare, con la cosiddetta Karman line. Quindi gli astronauti, che viaggiano a una quota di circa 400 km, o i satelliti che viaggiano a circa 20.000 km di distanza stanno davvero nello spazio aperto. 

Ma quanto è vecchio l’Universo e quanto è grande? Le ultime stime ci dicono che dalla sua nascita con il Big Bang sono passati circa 14 miliardi di anni, e quindi l’Universo visibile a noi che lo osserviamo può essere osservato fino ad una distanza di 14 miliardi di anni luce. 

L’agglomerato di massa più grande visibile nell’Universo sono gli ammassi di galassie. All’interno di una di queste galassie si trova il nostro sistema solare. 

Qualche anno fa, studiando una regione di intensa formazione stellare vicino al centro della nostra galassia, dove la materia è molto densa e quindi c’è una elevata probabilità che si formino delle stelle e dei sistemi planetari, gli scienziati hanno osservato la molecola più complessa mai osservata nell’Universo, il formiato di etile. Una molecola organica molto complessa che ha un odore associabile a quello del rhum e al sapore di lampone. Ecco che, quindi, si può dire in qualche modo che lo spazio ‘ha un odore’ e sa di rhum e lampone. 

Una nota importante dal punto di vista scientifico è che queste molecole organiche complesse sono state osservate in una regione dove c’è intensa attività stellare e dove c’è quindi la possibilità che si formino dei pianeti. Pertanto, il fatto che si formino molecole organiche complesse in sistemi stellari e planetari fa si che queste molecole organiche, che stanno alla base della vita, potrebbero essere molto comuni nell’Universo in moltissime aree di formazione stellare e planetaria. 

Nell’exhibit qui in mostra si può pertanto sentire l’odore dello spazio riprodotto in una ampolla!



spazio Immagine centro galattico e Sagittarius B. Crediti ESSO/APEX&MSX/NASA